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Perché “Nightmare Alley” può essere il miglior film degli Oscar 2022 ? 

Di Francesca Manzoni

Guillermo del Toro torna agli Oscar 2022 dopo la “doppietta” del 2018, anno in cui con “La forma dell’acqua – The Shape of Water” si era aggiudicato sia la statuetta per Miglior Film, sia quella per Migliore Regia.

Con “La fiera delle illusioni – Nightmare Alley” l’eccentrico regista si mette in gioco, ancora una volta, con un piccolo capolavoro gotico, a cui non mancano le canoniche venature horror che contraddistinguono la calligrafia cinematografica di Del Toro. Adattamento del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham e già trasposto in pellicola nel 1947, Nightmare Alley merita, senza alcun dubbio, di essere proclamato “miglior film” agli Oscar 2022.  

In primo luogo è impossibile prescindere dall’incredibile rosa di attori che contribuiscono a rendere questo film, nella sua totalità, funzionale. Bradley Cooper, Cate Blanchett, Willem Dafoe e Rooney Mara sono solo alcune delle grandi firme che prendono parte alla costruzione dell’ennesimo capolavoro di Del Toro. Essi si trovano a interpretare personaggi incredibilmente complessi, le cui personalità sono ben lontane da qualsiasi forma di stereotipo o cliché, tanto da rendere impossibile una demarcazione tra buoni e cattivi. Nessuno è senza colpe, ogni personalità è macchiata da una serie di peccati che ritornano, costantemente, in cerca di una sadica remissione. Senza alcun dubbio è meritevole di lode l’interpretazione di Cooper e della Blanchett, la cui esclusione nelle categorie di Miglior Attore/Attrice risulta non solo inspiegabile, ma anche profondamente ingiusta. 

Guardando Nightmare Alley, un dramma dalle venature noir al cardiopalma, si rimane intrappolati in un intreccio complicato, denso di colpi di scena, capaci di portare lo spettatore nella più totale confusione, mantenendo alto e costante il livello di tensione. Allo scioglimento di tutti i nodi, che sfociano nella conclusione della pellicola, lo spettatore non esce però “appagato” dalla sala. La morale finale risulta, forse, più crudele dello sviluppo stesso della trama: siamo uomini ma due potenti narcotici, il potere e l’avidità, possono renderci bestie logorate dai nostri stessi peccati. I veri protagonisti della pellicola sono l’inganno e l’affabulazione, armi usate dal protagonista per deformare la realtà altrui a proprio favore. Il rischio però è quello di rimanere intrappolati nelle proprie menzogne. 

La pellicola risulta essere, nel suo complesso, un prodotto ben riuscito, capace di mantenersi coerente con il percorso e con lo stile creativo del suo regista. Le tematiche affrontate mettono in luce la loro intensità senza mai scadere nel banale, la regia e la fotografia (rispettivamente di Guillermo del Toro e Dan Laustsen) riescono a creare un’atmosfera profondamente gotica, dove non mancano venature horror e sfumature noir. Nota di merito anche alle musiche di Nathan Johnson capaci di accompagnare egregiamente lo svolgersi della trama, acuendo ulteriormente nello spettatore il profondo senso di angoscia e tensione. 

Nightmare Alley merita di essere il miglior film degli Oscar 2022, perché è un prodotto completo in ogni suo aspetto, un thriller dinamico che lascia lo spettatore con il fiato sospeso, riuscendo però a conquistare anche la sua interiorità, stimolandone l’introspezione. 


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https://www.arateacultura.com/and-the-oscar-goes-to/

https://it.m.wikipedia.org/wiki/La_fiera_delle_illusioni_-_Nightmare_Alley

Francesca Manzoni

Redattrice di Cinema e Letteratura