La Sibilla, di Silvia Ballestra – Premio Strega e Campiello 2023
Silvia Ballestra torna ad occuparsi di Joyce Lussu, membro attivo della Resistenza e autrice di riferimento nella storia culturale italiana del secondo dopoguerra.
La Sibilla, edito da Laterza nel 2022, traccia in maniera esaustiva la biografia di Joyce ( nata Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti), alternando alla prosa saggistica, inserti da poesie, romanzi, lettere e scritti di Joyce e testimonianze di colloqui e incontri privati che costituivano il nucleo del precedente saggio Joyce L. Una vita contro ( Baldini e Castoldi, 1996).
Una descrizione che sintetizza bene il contenuto di questa biografia, mai romanzata ma sicuramente molto romanzesca.
A partire dall’infanzia in una famiglia immersa nel cosmopolitismo inglese, cresciuta da due genitori intellettuali, laici e anticonformisti in rottura con l’aristocrazia terriera da cui discendevano, passando per il racconto della resistenza, l’amore per Emilio Lussu, la militanza politica e il ruolo di scrittrice nell’Italia repubblicana, emerge un ritratto a tutto tondo della “Sibilla del Novecento”, come veniva spesso definita.
[…] lei è stata il Novecento. È stata un tempo, un intero secolo, ed è stata un mondo. Quando mi capita di doverla definire, raccontare a chi non la conosce, a volte snocciolo un elenco: partigiana, poetessa, scrittrice, traduttrice, storica, politica, combattente, medaglia d’argento per la lotta di liberazione, compagna di Emilio Lussu, intellettuale, agitatrice culturale, saggista… (p. 7)
Questa biografia restituisce fedelmente e appassionatamente l’immagine di una grande protagonista dello scorso secolo, inquadrando la sua figura nel suo tempo e rivelandone i lati più umani, che potrebbero passare inosservati nel racconto di una vita così intensa e a tratti romanzesca.
L’impegno civile nelle lotte antifasciste, femministe, a difesa delle minoranze etniche del mondo (come il popolo curdo); l’attenzione alla Storia coadiuvata ad un instancabile slancio pedagogico verso i giovani, contribuiscono a farne un grande esempio di apertura verso il mondo e di vitalità continuamente rinnovata.
[…] per anni Joyce ha girato per le scuole parlando ai più giovani, facendo storia tra i banchi, confrontandosi con studenti e studentesse di ogni età e anche con i loro insegnanti, cercando di rispondere a domande semplici e per questo fondamentali. Per esempio: che vuol dire ‘civiltà’? Come nasce la violenza nella società? Com’è stato possibile che una minoranza si sia impossessata delle ricchezze a scapito di una maggioranza sfruttata e sottomessa? Che cos’è la pace? Come mai le donne sono state perseguitate per secoli? E ancora, cosa significa combattere nella resistenza per un’antimilitarista? (p. 7)
Il libro di Silvia Ballestra, scritto in maniera chiara e dalla struttura eminentemente cronologica, non manca mai di rimarcare il ruolo da scrittrice di Joyce, fornendo retroscena e utili spunti di lettura delle sue opere più importanti che, dopo anni di difficile reperibilità, stanno tornando sugli scaffali delle librerie. Vogliamo qui ricordare in particolare Padre, Padrone, Padreterno. Breve storia di schiave e matrone, villane e castellane, streghe e mercantesse, proletarie e padrone (1976) e Il libro delle streghe (1990), riediti da Nda Press nel 2022.
La Sibilla è stato presentato al Premio Strega 2023 da Giuseppe Antonelli, linguista e curatore di rubriche culturali che lo ha definito “romanzo «di fame e di vita» e di fame di vita, vicenda di viaggi e di fughe (in questo senso, romanzo d’evasione), emozionante inno alla resistenza, all’indipendenza, alla libertà”.