Critica di Prosa,  Letteratura,  Musica e Teatro

ENRICO BRIZZI & YUGUERRA METTONO IN MUSICA “BASTOGNE”

di Simone De Lorenzi

Bastogne, il romanzo, era uscito nel 1996, sconvolgendo un pubblico che aveva adorato il vecchio Alex di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, l’esordio bolognese di Enrico Brizzi. Siamo in una Nizza popolata da fuorisede nichilisti, immersi in atmosfere fumettistiche e violente – tra Andrea Pazienza e Arancia meccanica – che nessuno spazio concedono a moralismi e perbenismi: la scelta è controcorrente, la ricezione da parte della critica e dei fan ne soffre, Brizzi viene frainteso, preso per uno dei tanti scrittori “Cannibali” a causa dell’ambientazione pulp.

Bastogne, l’adattamento musicato, esce 27 anni dopo. Brizzi non è certo la prima volta che si cimenta al microfono: fin da subito la musica è stata parte integrante delle performance di reading dell’autore, allestite per promuovere i suoi libri. Già in passato queste esperienze si sono concretizzate in una serie di dischi: Nessuno lo saprà. Reading per voce e rock’n’roll band con i Frida X (Blackcandy, 2006), Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro con Numero6 (The Prisoner, 2009), La vita quotidiana in Italia con Yuguerra (Irma Records, 2011).

Con il progetto felsineo “Yuguerra”, Brizzi firma anche questo omaggio a Bastogne. Tra gli ospiti del disco, composto da sette tracce, ci sono Federico Poggipollini, storico chitarrista di Ligabue, Alberto “Bebo” Guidetti de “Lo Stato Sociale”, Max Collini degli “Offlaga Disco Pax/Spartiti”, Steno dei “Nabat” (che veniva anche citato nel romanzo) e Van Booteo. Già questa rassegna di nomi può far intuire dove vada a parare il lavoro musicale dell’album, del quale Brizzi non è solo paroliere ma anche interprete.

I passaggi del libro vengono infatti selezionati e incollati tra loro come un collage attraverso un parlato ritmato e molto espressivo, figlio di quello spoken word radicato in esperienze emiliane e specificamente bolognesi: i “Massimo Volume” in primis, ma anche gli stessi Collini e Bebo e – per rimanere in tema di fertili connessioni tra musica e letteratura – il “Wu Ming Contingent” di cui Yuguerra fa parte. Il sound, oscillando tra rock, post rock e post punk, rende i toni da epica quotidiana del volume, mentre il dettato – a differenza de La vita quotidiana in Italia, dove godeva di una certa libertà elzeviristica grazie all’impostazione da satira sociale – è vincolato alla narrazione di tipo romanzesco e gode, rispetto alle scorse prove “declamate”, di una maggiore espressività.

Questa impostazione teatralizzante si rende evidente nella duttilità con cui Brizzi passa da una traccia all’altra: la dolceamara nostalgia di Cousin Jerry, la combattività incalzante di Eleganza disperata, la stupefacente freneticità di Dominare paranoie, il cameratismo rocambolesco de I quattro di Piazza Nietzsche, la ninna nanna allucinatoria La notte di Natale, la rocambolesca scompostezza di Supertognazzi, l’inno ultrà Gli ultimi a cadere. Nella sequela di episodi – che non hanno la pretesa di comporre una narrazione lineare e che restano, per quanto godibili in sé, difficilmente comprensibili senza una pregressa conoscenza delle vicende – risaltano e traggono forza termini-feticcio o espressioni particolari dello stile brizziano (“stava iniziando qualcosa di fumettistico e definitivo”, “variopinto dodicenne”, “schiodare a pieni giri”, “sublime rettlilineo”…).

Nella scelta delle scene assistiamo a lievi modifiche rispetto al testo originale orchestrate per costruire una trasposizione più efficace del discorso, ma in nessun caso viene favorito il politicamente corretto; anche se frasi come “da veri personaggi frosci di Jean Genet” nel 2024 può suonare fuori luogo, non viene operata nessuna censura sul testo. Tuttavia, comprensibilmente, nella selezione sono state lasciate da parte le scene più scabrose, come lo stupro e omicidio con cui si apriva il romanzo. Preme sottolineare come il disco Bastogne non sia una scialba trasposizione vocale del libro, come accade per gli ordinari audiolibri, bensì una significativa operazione di ri-creazione di un’opera (intesa anche in senso post-moderno).

L’album è uscito il 28 ottobre 2023, il giorno del suo debutto live al Locomotiv Club di Bologna. Una situazione simile a quella che si era apparecchiata in occasione del reading per il 25esimo anniversario di Bastogne,che aveva preso vita nel 2021 e a cui avevano partecipato Johnson Righeira, Alberto Camerini, i Gaznevada e Dandy Bestia degli “Skiantos”, tutti artisti citati nel libro: occasione che aveva dato la spinta – l’abbrivio, direbbe Brizzi – per giungere a confezionare questo disco, disponibile grazie alle etichette To Lose La Track, Gasterecords, Laroom Records, D.E.S. e Waddafuzz.

Ma il conto aperto di Brizzi con la musica non finisce con questa esperienza: a partire da agosto, infatti, l’autore sarà in tour per presentare in un reading concertato Jack Frusciante è uscito dal gruppo, del quale ricorrono i trent’anni dalla pubblicazione. Svariate date in programma, un altro CD (e un’audiocassetta) in arrivo e l’attesa per il nuovo romanzo Due, il seguito diJack Frusciante atteso per settembre. E quasi pare sentire Dietrich sussurrare: «Lo sapevo che tornavate, alla fine».


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