ARATEA – Articolo di Apertura del 2022
Sono passati soltanto tre mesi da quando Aratea è nata, quasi dal nulla, risorgendo tra le piume incenerite di vecchi progetti ormai dimenticati. In un’ottantina di giorni il team di giovani che vi collabora ha pubblicato decine e decine di articoli culturali e opere d’arte, poesie e racconti inediti, commenti di critica letteraria e artistica, senza dimenticare le parole dei grandi del passato. Finalmente il turbine caotico di pagine, che inizialmente si era riversato nel web con l’entusiasmo di un fiume in piena che ha troppo da dire in un tempo limitato, ha trovato un ordine. La fretta e la smania di fare hanno ripreso fiato, lasciando il posto a una nuova armonia: la melodia degli strumenti musicali che, dopo essersi accordati ciascuno per conto proprio in un tumulto scoordinato, attaccano tutti insieme con la sinfonia. È arrivato il momento di ascoltarla.
Il 2022 porta con sé un’orchestra di novità. Per prima cosa, il mese di Gennaio sarà interamente dedicato a quello che, tra gli argomenti trattati da Aratea, è una chiave di volta, anzi, di violino. E come potrebbe essere altrimenti? La Letteratura rappresenta non solo l’ambito di studio della maggior parte dei nostri redattori, ma anche il teatro dove si fonda l’arte della scrittura. E senza scrittura, non esisterebbe alcuna rivista culturale. Per questo i primi 31 giorni dell’anno daranno spazio sulle nostre pagine a una serie di pubblicazioni inerenti alla prosa e alla poesia italiana, emergente e non. Non ci limiteremo a semplici racconti o recensioni di libri, ma esploreremo anche generi letterari meno diffusi, come il fenomeno di importanza crescente del poetry slam.
Si cambia musica, dunque, e non solo nell’assetto degli argomenti trattati, ma soprattutto nella modalità. Infatti se c’è un elemento che ancora manca ad Aratea per poter ambire concretamente a una posizione di rilievo nel mondo della cultura italiana, quello è qualcosa di indispensabile nell’era dei social e della comunicazione: un volto, un’identità. Chi sono le persone che lavorano ogni giorno al progetto? Di certo non un logo rosso con la A maiuscola e una rosa dei venti sullo sfondo. Siamo giovani di tutta Italia, desiderosi di trasmettere il nostro messaggio al pubblico, di condividerlo, di intrecciarlo con il parere altrui. Per farlo, è ora di mostrarci per quello che siamo: non autori nascosti dietro a una maschera, ma persone normali, appassionati dalla cultura quanto te che leggi.
Mossi da questa stessa esigenza di ridefinire la nostra identità, poi, ci siamo chiesti a livello più ampio che cosa significhi possedere un’identità e che cosa abbia rappresentato nel corso dei secoli. Da questa domanda è nata una riflessione, che inevitabilmente si è dipanata nei caleidoscopici ambiti del sapere, dalla filosofia, alla musica, all’antropologia. Alla fine essa ha trovare un punto di approdo (o di partenza) tra le pagine di un libro. La redazione di Aratea, infatti, sta realizzando un libro di saggi che ruotano attorno al tema dell’identità, ripercorrendo il ruolo e la concezione dell’io dall’Antica Grecia fino ai giorni nostri. Ancora non sappiamo quando quest’opera verrà alla luce, ma non vediamo l’ora di presentarvela.
La rotta è tracciata, il vento è favorevole. Il viaggio di Aratea è soltanto all’inizio e non si fermerà tanto presto.